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La responsabilità civile e penale del medico

RESPONSABILITA’ CIVILE E PENALE DEL MEDICO

12.05.2023

Il Prof. Vito D’Andrea, Ordinario di Chirurgia Generale alla Sapienza, presenta il Seminario odierno su un tema di grande attualità: la Responsabilità civile e penale del Medico.

Il Ministro della Salute, Prof. Orazio Schillaci, ha proposto la depenalizzazione dell’errore medico, però il Ministro della Giustizia, Dott. Carlo Nordio, ha detto che non si può fare ed ha nominato una Commissione di Giuristi e Medici per studiare l’argomento.

Le leggi che si sono succedute in materia di responsabilità sanitaria, la n.189/2012 ( Balduzzi) e la n. 24/2017 (Gelli-Bianco), presentano alcune criticità che richiedono un nuovo intervento del Legislatore.

Dott.ssa Elisabetta Ceniccola, Sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione:

il processo penale è una procedura che porta alla decisione finale sulla responsabilità del soggetto accusato di reato. L’omicidio colposo è un reato e non può essere depenalizzato. La condotta colposa deve avere un nesso di causalità con l’evento dannoso. La colpa è distinta in lieve, grave e gravissima.

La medicina difensiva impoverisce il medico, perché l’esame clinico del medico, che è frutto di anni di studio e di preparazione, è soppiantato da un numero di esami diagnostici spesso non necessari. Il medico deve arrivare all’ipotesi diagnostica con l’esame clinico e gli esami diagnostici devono essere pochi e mirati e devono servire a confermare o confutare l’ipotesi diagnostica, non a sostituire l’esame clinico del medico. 

Il Decreto Legislativo Balduzzi ha eliminato la responsabilità sanitaria per colpa lieve.

Il D.L. Balduzzi è il n. 158/2012, convertito nella legge n.189/2012, e l’Art.3 recita: “chi si attiene a linee guida e buone pratiche non risponde penalmente per colpa lieve”.

L’Art.3 della legge n.189/2012 è stato abrogato dalla legge n.24/2017 (Gelli-Bianco).

La legge Gelli-Bianco ha stabilito che se l’evento dannoso deriva da imperizia ma sono state applicate le linee guida e le “best practices” il medico non è punibile, senza distinguere tra colpa lieve e colpa grave.

L’Art. 9 della legge Gelli-Bianco ha stabilito che l’azione di rivalsa della struttura sanitaria nei confronti del medico è possibile soltanto se è stata accertata la colpa grave o il dolo da parte del medico.

L’azione di rivalsa è stata quantificata nel D.L. Lorenzin del 22.12.2017 che ha stabilito che la somma da pagare non può eccedere la retribuzione annuale del medico moltiplicata per 3.

L’Art.43 del Codice Penale non fa distinzione tra colpa lieve e colpa grave.

Il D.L. Balduzzi aveva depenalizzato la colpa lieve.

La legge Gelli-Bianco ha aggiunto l’Art. 590-sexies al Codice Penale:  quando l’evento è causato da imperizia, la punibilità è esclusa se sono state rispettate le linee guida o le buone pratiche, se adeguate alla specificità del caso concreto. L’Art. 590-sexies vale anche per la colpa grave. Tuttavia, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno inteso l’Art. 590-sexies soltanto per la colpa lieve. Quindi per la colpa lieve da imprudenza o negligenza il decreto Balduzzi era più favorevole al medico della legge Gelli. 

La colpa lieve non va mai a giudizio, anche perché i Magistrati sono pochi, soprattutto nelle Procure piccole.

La Procura di Napoli ha un centinaio di Magistrati, la Procura di Roma ne ha una novantina, la Procura di Milano una sessantina, ma le Procure piccole hanno pochi Magistrati.

Esaminiamo adesso il caso clinico di una giornalista morta per malaria ad Agrigento: quanti medici hanno sbagliato?

In venti giorni sono intervenuti sette medici. Nel caso di morte, si procede d’ufficio, non per querela.

Il Magistrato incarica il medico legale e gli specialisti. In passato c’era soltanto il medico legale.

In Tribunale, intervengono i Consulenti Tecnici d’Ufficio (CTU) e i Consulenti Tecnici di Parte (CTP).

Il Giudice è “Peritus Peritorum” perché decide qual è la tesi più persuasiva:  la scienza giuridica è scientifica, non umanistica, perchè il metodo seguito è aristotelico, dalle premesse si giunge alla sintesi.

Il Giudice esamina la cartella clinica, che dev’essere completa e ben scritta. Può essere scritta subito dopo l’evento, ma non due giorni dopo!

In cartella clinica devono essere riportate le prescrizioni, gli esami diagnostici, il decorso clinico, le terapie.

Il Giudice può esaminare anche i tabulati telefonici dei medici.

In Corte di Cassazione si cercano gli errori nei procedimenti dei gradi precedenti.

Le denunce per colpa medica finiscono, nel 90% dei casi, con l’archiviazione.

Nel restante 10% dei casi di rinvio a giudizio, le assoluzioni sono il 90% e le condanne il 10%.

Il processo è lungo: se il Pubblico Ministero chiede al giudice l’archiviazione, le persone offese spesso si oppongono. Il tema del processo è il fatto che costituisce reato.

Lesioni e omicidio colposo sono reati e non possono essere depenalizzati.

Il reato può essere commissivo o omissivo, per imperizia, imprudenza o negligenza.

L’Art. 40 del Codice Penale ha equiparato la condotta commissiva alla condotta omissiva.

Al processo reale si aggiunge il processo mediatico, perché su Internet si trovano le informazioni e le notizie. Se un medico è stato rinviato a giudizio, anche se poi sarà assolto, ne risulta minata la professionalità.

Per evitare tante cause, è necessario ascoltare e parlare con i pazienti e con i familiari, perché spesso è la mancanza di dialogo, l’incomprensione, la presunzione e la superbia

a non essere accettate.

Alla lezione magistrale della Dott.ssa Ceniccola seguono alcune domande, tra le quali una del Prof. Konstantinos Giannakakis di Anatomia Patologica sulla responsabilità delle strumentazioni diagnostiche e una del Prof. Fabio Benedetti, CTU Chirurgo, sulla lunghezza del processo penale che rende il professionista un imputato per anni. Il Prof. Benedetti ritiene che l’errore professionale debba essere tenuto distinto dalla mancanza di un dovere d’ufficio e che debba essere depenalizzato. Altrimenti i giovani medici si terranno lontani dalla specializzazioni più rischiose e sceglieranno soltanto le specializzazioni più remunerative e meno rischiose.

Al Prof. Giannakakis la Dott.ssa Ceniccola risponde che se il medico è a conoscenza di un difetto della strumentazione impiegata il medico ne risponde.

Al Prof. Benedetti la Dott.ssa Ceniccola risponde che il giudice applica la legge, qualsiasi essa sia, e che il medico deve avere il desiderio di fare il medico e non di fare il medico che sbaglia. L’imperizia è rara nei processi, imprudenza e negligenza sono più frequenti. L’incolumità personale e la vita sono valori sensibili e le persone non sono disposte a perdonare se il medico sbaglia.

A Roma ci sono più Avvocati che in tutta la Francia e gli stessi Magistrati, che in Italia sono in tutto circa novemila, ricevono circa duemila denunce all’anno.

  

Avvocato Vania Cirese, Patrocinante in Corte di Cassazione:

dal 1994 si è specializzata in Responsabilità medica per difendere i medici, essendo nata in una famiglia di medici.

La professione del medico ha rilevanza costituzionale ed è soggetta a un obbligo di mezzi, ma non di risultato.

E’ opportuno distinguere l’errore dall’evento avverso.

Il D.Lgs. Balduzzi era un testo differente da quello che poi fu approvato nel 2012:  fu cambiato l’Art.1, ha ammesso la colpa lieve nel diritto penale, ha equiparato le buone pratiche alle linee guida, ha fatto riferimento alla “comunità scientifica” non meglio identificata.

La legge Gelli-Bianco è intervenuta per fare chiarezza: le linee guida sono raccomandazioni e sono erogate dalle Società Scientifiche, gli eventi avversi devono essere prevenuti e a tale scopo in tutte le ASL sono state previste le unità di gestione del rischio (Risk Management) che trasmettono i dati alla Regione e la Regione all’A.G.E.N.A.S.

Nel 2017, oltre alla legge Gelli-Bianco, è stata approvata anche la legge n.219 sulle D.A.T. e sul consenso informato, anche se le disposizioni non sono esaustive.

ACOI Giovani, vale a dire la sezione Giovani dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani, ha predisposto i consensi informati che i Chirurghi possono adottare.

Minori e incapaci hanno il rappresentante legale.

Un consenso carente incide sul profilo civilistico perché al medico può essere imputata la colpa grave.

Nel 2009 c’è stata la sentenza Iadecola delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione.

C’è stata poi la sentenza Massimo secondo cui, in mancanza di consenso, si rispondeva di omicidio preterintenzionale. Il capo d’imputazione fu poi cambiato in omicidio colposo.

L’autodeterminazione è un diritto inviolabile della persona umana.

La Convenzione dei Diritti dell’Uomo di Oviedo è stata ratificata.

Il falso in cartella clinica è un reato doloso e l’arbitrarietà ha rilevanza penale.

Tuttavia, se l’esito è favorevole, non c’è rilevanza penale (sentenza Giulini).

La mancanza di consenso è prevista anche  nei reati contro la libertà morale del paziente.

Infine non è punibile chi agisce per causa di imminente pericolo di vita ( Art.54 CP).

In conclusione, commentando la proposta avanzata dal Ministro della Salute, non si può depenalizzare la colpa medica, però si può ridurre il contenzioso, distinguendo l’indennizzo dal risarcimento.

 

Prof. Avv. Enrico Elio Del Prato, Ordinario di Diritto Civile alla Sapienza, componente della Commissione Nordio: 

la colpa, nel diritto penale, è una trattazione enorme.

I Giuristi sono gli esegeti del Legislatore, che però può intervenire poco sui concetti giuridici di colpa e dolo.

Nel processo penale, la responsabilità sanitaria si riconosce “al di là di ogni ragionevole dubbio”, mentre nel processo civile vale la regola del “più probabile che non”.

Al medico è richiesta un’obbligazione di mezzi, non di risultato.

La struttura sanitaria risponde per inadempimento e al danneggiato conviene agire contro la struttura sanitaria e non contro il medico.

Il Giudice dispone la consulenza tecnica d’ufficio (CTU) e l’accertamento tecnico preventivo (ATP).

Le inadempienze contestate devono essere precise, non generiche: che cosa doveva essere fatto e non è stato fatto?

Il Giudice deve ricostruire i fatti e le prove si trovano nella cartella clinica.

La verità sostanziale non sempre coincide con la verità processuale.

Il CTU è il protagonista della causa. La scelta del CTU è la più importante e il CTU dev’essere intellettualmente onesto.

I lavori della Commissione Nordio, di cui il Professore fa parte, devono contribuire a ridurre i costi della medicina difensiva e i costi delle assicurazioni, che sono elevati.

 

Avv. Antonella Minieri, Patrocinante in Corte di Cassazione:

la legge Gelli-Bianco, n.24/2017, ha tre obiettivi principali:

1)    Aumentare la sicurezza del paziente;

2)    Tutelare gli operatori sanitari ;

3)    Ridurre i costi della Medicina difensiva.

La Medicina difensiva aggrava la spesa pubblica.

La sepsi è una frequente causa di morte in Ospedale.

La legge Gelli-Bianco ha previsto le unità di “risk management” che però sono mancanti in molte strutture.

Sono state pubblicate le tabelle nazionali per definire il valore del danno.

La legge ha messo la responsabilità contrattuale in capo alla struttura sanitaria e la responsabilità extracontrattuale in capo agli operatori sanitari.

L’onere della prova è a carico del danneggiante nella responsabilità contrattuale, mentre è a carico del danneggiato nella responsabilità extracontrattuale.

La prescrizione dell’azione risarcitoria interviene dopo 10 anni nella responsabilità contrattuale, dopo 5 anni nella responsabilità extracontrattuale.

Il danno risarcibile è prevedibile nella responsabilità contrattuale, è potenzialmente illimitato nella responsabilità extracontrattuale.

La struttura sanitaria deve avvisare il medico entro 45 giorni e chiedere la relazione clinica.

Entro un anno dal pagamento del danno, la struttura sanitaria può rivalersi sul medico, che restituirà alla struttura la metà dell’importo.

Il consenso informato dev’essere scritto bene, non è una formalità.

Il medico deve farsi autorizzare al trattamento dei dati sensibili.

Il minore di età è rappresentato da ambedue i genitori o, in alternativa, dal Tribunale dei Minori .

Il codice deontologico dev’essere studiato, così come l’etica medica.

E’ stata istituita una commissione congiunta dell’Ordine dei Medici e dell’Ordine degli Avvocati di Roma.

 

Avv. Domenico Pittella, Dottore di Ricerca in Diritto Civile:

ricorda il compianto Prof. Antonio Catania, che ha iniziato e organizzato per anni questa meritoria tribuna di confronto tra Avvocati, Magistrati e Medici.

Nel procedimento civile si risponde con il patrimonio, nel procedimento penale si risponde con la libertà personale.

La controversia quasi sempre inizia per un difetto di comunicazione e non comincia se si parla con gentilezza al paziente e ai familiari.

C’è stata un’epoca storica in cui non si intentavano cause contro i medici e il medico prescriveva la terapia senza spiegare il suo ragionamento clinico e operava senza dare tante spiegazioni. L’operato del medico non veniva messo in discussione.

Presenta il caso clinico di un paziente deceduto dopo essersi sottoposto ad un Elettrocardiogramma sotto sforzo nel corso di un ricovero ospedaliero: la prova sotto sforzo era controindicata, il medico è stato assolto nel procedimento penale ma ha dovuto risarcire il danno nel procedimento civile.

Consiglia ai medici di studiare bene il contratto assicurativo perché potrebbe esserci scritto che l’Assicurazione opera soltanto in caso di condanna della Corte dei Conti e non in caso di condanna nel processo civile.

Il danneggiato può fare causa alla struttura sanitaria senza coinvolgere il medico oppure può fare causa anche al medico .

Il medico può pensare di essere garantito dalla polizza stipulata con l’Assicurazione, ma poi al dunque la compagnia assicurativa può chiamarsi fuori e il medico rimanere scoperto.

 

DISCUSSIONE

Studente Fabrizio Padovani: spesso i giovani specializzandi in chirurgia soffrono lo stress psicologico e l’ingente spesa delle polizze assicurative, che in alcuni casi non sono del tutto chiare.

I pazienti non soddisfatti, sapendo che il chirurgo è assicurato, intraprendono l’azione legale .

Che cosa garantisce o, per meglio dire, tutela il giovane specializzando chirurgo ?

Dott.ssa Elisabetta Ceniccola e Avv. Antonella Minieri:  lo specializzando non può operare da solo, quindi è tutelato dal medico strutturato che gli insegna ad operare.

Prof. Fabio Benedetti, CTU Chirurgo: le linee guida fanno aumentare la richiesta di esami diagnostici e quindi i costi della Medicina difensiva.

 

CONCLUSIONI

Venerdì 12 Maggio 2023, dalle ore 15,15 alle ore 18,15, nell’Aula Giunchi della Terza Clinica Medica, Policlinico Umberto I di Roma, Sapienza Università di Roma, si è tenuta un’interessante Attività Didattica Elettiva con la partecipazione di Magistrati, Avvocati e Medici sul tema della “Responsabilità civile e penale del Medico”.

Dal confronto tra la scienza giuridica e la scienza medica è emerso che le criticità delle leggi Balduzzi e Gelli-Bianco andrebbero risolte con un provvedimento legislativo che indirizzi l’azione legale proposta dal presunto danneggiato contro la struttura sanitaria e non contro il medico.

Le altre criticità irrisolte sono i costi della Medicina difensiva e i costi delle polizze assicurative per responsabilità professionale, che un nuovo provvedimento legislativo dovrebbe calmierare.

Idee per la Sanità del Lazio

Il Servizio Sanitario Nazionale Italiano è universale e garantisce a tutti l’assistenza sanitaria gratuita, fondandosi sulla medicina di famiglia, sulla continuità assistenziale territoriale , sul Pronto Soccorso, sulla specialistica ambulatoriale  e sulla Rete Ospedaliera.

La spesa per il Servizio Sanitario Regionale del Lazio è pari al 78% del bilancio regionale. L’aumento progressivo dell’età media della popolazione italiana, con un’aspettativa di vita di 79 anni per gli uomini e di 84 anni per le donne, ha condotto l’Italia ad essere il Paese più longevo d’Europa, concorrendo peraltro ad  aumentare anche la spesa sanitaria.

Prima di proporre le idee per la Sanità del Lazio, esaminerò le criticità del Sistema Sanitario Nazionale, prospettando le riforme necessarie.

Il carattere universale della Sanità Pubblica Italiana ha meritato all’Italia il 2° posto, subito dopo la Francia, nella classifica OMS su 196 Paesi, ma se il bene Salute non ha prezzo, la Sanità ha un costo elevato e le risorse disponibili devono essere ben spese, secondo i principi dell’economicità di gestione.

La prima idea: gli Ospedali d’Eccellenza.

In alcune Regioni, soprattutto del Centro-Sud d’Italia, ci sono troppi Ospedali generalisti in rapporto alla popolazione residente: molti Comuni  hanno voluto il proprio Ospedale, per dare ai cittadini la possibilità di essere ricoverati vicino casa, senza doversi allontanare e,con essi, i loro familiari. E’ una idea sbagliata e pericolosa: oggi non ha più senso mantenere Unità Operative di Medicina e di Chirurgia  Generale nei numerosi Ospedali esistenti nelle Regioni, perché è dimostrato che i migliori risultati terapeutici sono raggiunti dalle “Equìpes” altamente specializzate in un’unica specialità medico-chirurgica.

  Ad esempio, un’Equìpe chirurgica è altamente specializzata in Chirurgia Tiroidea se esegue più di 30 Tiroidectomie totali all’anno, un’altra è altamente specializzata in Chirurgia Gastrica se esegue più di 30 Gastrectomie totali all’anno, mentre in Chirurgia della Mammella l’alta specializzazione richiede più di 50 interventi all’anno per il singolo operatore. Oggi la scienza medica progredisce così rapidamente che un medico non può garantire ad un paziente il miglior trattamento possibile se non in una o due specialità della Medicina e Chirurgia. Ad esempio, un medico sarà tra i migliori specialisti per il trattamento del Diabete, un altro per l’Ipertensione arteriosa, un altro ancora per l’Osteoporosi, mentre un chirurgo sarà tra i migliori per la chirurgia della Tiroide, un altro per la chirurgia della Mammella, un altro ancora per la chirurgia gastrica e così via. Gli Ospedali generalisti di zona dovranno essere sostituiti dai Centri di Eccellenza, dotati di strutture recettive adiacenti per l’ospitalità dei familiari. Il passaggio dalla cultura dell’ “Ospedale vicino casa” alla cultura dell’Ospedale d’Eccellenza ci consentirà di migliorare i risultati terapeutici e di risparmiare risorse preziose.

La seconda idea: la degenza post-trattamento.

Gli Ospedali d’Eccellenza devono servire per il trattamento dei pazienti “acuti”.

Dopo il trattamento medico-chirurgico di una patologia “acuta”, i pazienti devono essere trasferiti in Reparti di prossimità, dove un posto letto costa molto meno, pur essendo garantita la continuità di cura, per lasciare il posto letto “d’eccellenza” ad un nuovo paziente da trattare per una patologia “acuta”.

La terza idea: l’appropriatezza diagnostica.

Oggi i medici richiedono troppi esami diagnostici, in particolare TC e RM, che nell’80% dei casi risultano negativi. Spesso vengono richiesti esami diagnostici senza prima visitare i pazienti. Una visita medica accurata e completa permette di evitare esami diagnostici inutili e di richiedere soltanto gli esami necessari a confermare la diagnosi. Il medico deve visitare i pazienti: l’anamnesi e l’esame obbiettivo consentono di arrivare alla diagnosi in più del 90% dei casi.

La conferma della diagnosi dev’essere affidata ad un esame diagnostico mirato.

Il “check-up” di prevenzione medica dev’essere fondato su una visita medico-chirurgica completa e su pochi esami diagnostici scelti sulla base dell’anamnesi e dell’esame obbiettivo del paziente.  

La quarta idea: la mutualità integrativa.

Ancora oggi la spesa sanitaria privata delle famiglie italiane è valutabile in 35 miliardi di Euro all’anno, pari al 2% del PIL ed al 20% della spesa sanitaria totale. Il 57% di tutte le visite specialistiche è pagato di tasca propria dai cittadini, i quali pagano le tasse per l’assistenza sanitaria pubblica e pagano di nuovo per le visite specialistiche: il pagamento plurimo per le stesse prestazioni è assolutamente da bandire.

I cittadini hanno però il diritto di scegliere lo specialista di propria fiducia e di essere curati oppure operati da quello specialista. Non sempre la scelta del paziente è fondata su criteri oggettivi di qualità e professionalità dello specialista prescelto, perché spesso il paziente assume informazioni parziali e giudizi soggettivi che possono non corrispondere alla realtà. Ai fini della trasparenza e del controllo di qualità delle prestazioni, è indispensabile controllare tutte le cartelle cliniche ( e non soltanto il 2% di esse come succede adesso) e pubblicare in Internet i risultati ottenuti da tutte le Unità Operative operanti in Italia.     

Al fine di rendere più efficiente il Servizio Sanitario Pubblico, ben venga l’integrazione con il Privato e con l’attività libero-professionale intramoenia, purchè i cittadini non debbano pagare di tasca propria le prestazioni ma siano garantiti dai Fondi Sanitari Integrativi.

Con il Decreto del Ministero della Salute del 17/03/2008 è stata istituita l’Anagrafe dei Fondi e ne sono stati già censiti più di 500.

In sede di contrattazione collettiva, è auspicabile che le Aziende assicurino a tutti i lavoratori ed alle loro famiglie l’attivazione dei Fondi Sanitari Integrativi per le prestazioni sanitarie non incluse nei L.E.A. ed anche per quelle incluse nei L.E.A. ma per le quali i lavoratori ed i propri familiari vogliano avvalersi del diritto della libera scelta del Medico.

Per i lavoratori autonomi ed i loro familiari, è auspicabile agevolare la stipula di un’Assicurazione , grazie al sistema delle deduzioni fiscali, già previste fino ad un massimale di  Euro 3615 all’anno.

I professionisti, accreditati presso il Servizio Sanitario Nazionale, potranno convenzionarsi con le Assicurazioni e con i Fondi Sanitari Integrativi al fine di offrire  a tariffe agevolate  le prestazioni sanitarie comprese nella propria  specializzazione.

La quinta idea: il riconoscimento giuridico dell’atto medico-chirurgico.

Il chirurgo che incide la cute del paziente con il bisturi compie una lesione dell'integrità fisica della persona!

Sembra incredibile, ma ancora oggi vige il codice penale Rocco, per cui un colpo di bisturi è assimilabile ad una coltellata! Soltanto il consenso informato, liberamente e validamente espresso dal paziente, evita al chirurgo l'incriminazione per il reato di lesione personale.

All'epoca in cui fu emanato il codice penale Rocco non era ancora iniziata la moderna chirurgia,che si sviluppò durante la II guerra mondiale, e quindi non era previsto l'atto chirurgico.

E’ iniziata la  XIX Legislatura senza che sia stato definito l'atto chirurgico nella legislazione italiana!

E' urgente e fondamentale, per i medici e per i pazienti, che l'atto chirurgico non sia più considerato una lesione personale, ma che sia definito giuridicamente. 

Questa grave lacuna della legislazione italiana determina un enorme contenzioso nel rapporto medico-paziente con conseguenze negative soprattutto per i pazienti, i quali, per fare un esempio, invece di essere operati di asportazione di un tumore, potrebbero essere avviati alla terapia oncologica, che, se non è associata alla chirurgia,è spesso palliativa. 

Il Parlamento Italiano dovrà approvare una norma che stabilisca che l'atto chirurgico NON è una lesione dell'integrità fisica della persona ma è un atto terapeutico!

 
Prima di presentare le mie idee di riforma della Sanità regionale del Lazio, esamino le linee d’investimento del P.N.R.R.:

Component 1 (M6C1), alla quale sono stati destinati 7 miliardi di euro. Tale componente si articola in una riforma e in tre linee  di investimento da attuare entro la metà del 2026, per potenziare i servizi assistenziali territoriali con i punti di riferimento per la risposta ai bisogni di natura sanitaria, sociosanitaria e sociale per la popolazione.

Delle tre linee di investimento:

  • L’investimento 1.1 (2 miliardi di euro): “Case della Comunità e presa in carico della persona” prevede l’attivazione di 1.350 Case della Comunità, per promuovere e realizzare progetti di salute con particolare attenzione alle condizioni legate alla cronicità e alla fragilità del paziente.
  • L’investimento 1.2 (4 miliardi di euro): “Casa come primo luogo di cura e telemedicina” mira alla presa in carico domiciliare del 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni con una o più patologie croniche e/o non autosufficienti, nell’assistenza domiciliare la telemedicina avrà progressivamente un ruolo strategico. In tale investimento rientrano l’istituzione delle 600 Centrali Operative Territoriali (COT) che coordinano a livello di distretto la presa in carico della persona e raccorda tra di loro i servizi e i professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali, con l’obiettivo di assicurare continuità, accessibilità e integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria sette giorni su sette. L’investimento ricomprende il Portale della trasparenza, al quale sono destinati 25 milioni per l’aggiornamento con l’obiettivo di rilevare i bisogni di salute su base territoriale e orientare la gestione dei servizi per le esigenze reali degli utenti.
  • L’investimento 1.3 (1 miliardo di euro): “Rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità)” che mira all’attivazione di 400 Ospedali di Comunità, per pazienti che necessitano di interventi sanitari a media-bassa intensità clinica e degenze di breve durata, l’ospedale di comunità ha una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, con la finalità di evitare ricoveri impropri e di favorire le dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere dei fabbisogni assistenziali, di stabilizzazione clinica e di recupero funzionale dell’autonomia.

Alle misure della Component 1 si affiancano gli investimenti della Component 2 (M6C2) orientati a sviluppare una sanità pubblica che valorizzi gli investimenti nel sistema salute in termini di risorse umane, digitali, strutturali, strumentali e tecnologiche. All’interno della Component 2, alla quale sono stati destinati 8,63 miliardi di euro, sono individuate 1 riforma e 2 misure da attuare entro la metà del 2026.

Gli obiettivi sono tesi a garantire un’evoluzione significativa delle modalità di assistenza sanitaria nella qualità e nella tempestività delle cure; nonché a valorizzare il ruolo del paziente come parte attiva del processo clinico-assistenziale.

Misura 1 – Aggiornamento tecnologico digitale

  • Investimento 1.1 (4.052.410,00 miliardi di euro) “Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero”: prevede con l’acquisto di 3.133 nuove grandi attrezzature per diagnosi e cura ad alto contenuto tecnologico, la digitalizzazione di 280 sedi DEA I e II livello
  • Investimento 1.2 (1.368.851.083,58 miliardi di euro) “Verso un ospedale sicuro e sostenibile”: miglioramento strutturale nel campo della sicurezza degli edifici ospedalieri, adeguandoli alle vigenti norme in materia di costruzioni in area sismica
  • Investimento 1.3 (1.672.539.999,93 miliardo di euro) “Rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l’elaborazione l’analisi dei dati e la simulazione: l’investimento mira a garantire una maggiore capacità di governance e programmazione sanitaria guidata dalla analisi dei dati, nel pieno rispetto della sicurezza e della tutela dei dati e delle informazioni e a favorire il trasferimento tecnologico per il completamento e la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico; per una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza

Misura 2 – Formazione, ricerca scientifica e trasferimento tecnologico

  • Investimento 2.1 (524.140.000,00 euro) Valorizzazione e potenziamento ricerca biomedica del SSN per rafforzare la ricerca scientifica in ambito biomedico e sanitario
  • Investimento 2.2 (737.600.00,00 euro) Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario con specifici programmi di formazione per il personale medico e amministrativo che prevede: 2.700 borse di studio aggiuntive per corsi di medicina generale ; un piano straordinario di formazione sulle infezioni ospedaliere per 290.000 partecipanti; un Progetto formativo per acquisizione di competenze di management per 6.500 professionisti del SSN; 4.200 contratti di formazione specialistica aggiuntivi per un ciclo completo di studi (5 anni) a partire dal 2020.

 

Idee per la Sanità del Lazio:

1)    Ospedali di Eccellenza al posto degli Ospedali di Comunità: il paziente sintomatico dev’essere visitato dal medico di famiglia o dal medico di fiducia, la diagnosi clinica dev’essere confermata con pochi esami diagnostici, il trattamento medico o chirurgico dev’essere attuato in tempi brevi in un centro d’eccellenza per quella specifica patologia.

2)    Ricovero dei pazienti in Reparti di prossimità a basso costo dopo il trattamento attuato nei centri d’eccellenza .

3)    Potenziamento dei servizi offerti dai Medici di famiglia e dalle Farmacie.

4)    Decongestionamento del Pronto Soccorso, affinchè le lunghe attese sulle barelle siano soltanto un drammatico ricordo del passato.

5)     Riduzione delle liste d’attesa mediante l’appropriatezza diagnostica e la telediagnostica.

Vito D’Andrea

 http://www.Quirinale.it/elementi/dettaglioonorificenze.aspx?decorato=185714

Curriculum vitae con pubblicazioni (3)

Curriculum Vitae (con pubblicazioni)
Dipartimento di Scienze Chirurgiche, 324, 00161 ROMA,
TEL.: 06 4997 5550; Cell.: 349 87 295 87 This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Vito D'Andrea

  • Abilitato al ruolo di Ordinario di Chirurgia Generale nella I Tornata 2012 dell’Abilitazione Scientifica Nazionale. 
  • Coordinatore del Dottorato di Ricerca in “Tecnologie Avanzate in Chirurgia” della Sapienza Università di Roma.
  • Professore Associato Confermato di Chirurgia Generale in servizio dal 02.02.2000 presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche della Sapienza.
  • Medaglia d'Oro 2006 al merito della Sanità Pubblica, insignito dal Presidente della Repubblica  Giorgio Napolitano.
  • Ha scoperto e descritto l’Angiomegalia, una malattia delle arterie e delle vene.
  • Ha inventato il primo Bioclimatizzatore per il trasporto degli organi da trapianto terapeutico.
  • Responsabile del Programma "Innovazioni Tecnologiche in Chirurgia Generale" dell'Azienda Policlinico Umberto I di Roma.
  • Segretario Generale della Società Italiana di Ricerche in Chirurgia.
  • Consigliere della Società Italiana di Endocrinochirurgia.
  • Consulente Chirurgo dell'Arma dei Carabinieri.
  • Membro Effettivo del Collegio Medico del Senato della Repubblica nella XV Legislatura.
  • Presidente Fondatore del Collegio dei Professori Associati di Chirurgia Generale.
  • Presidente Fondatore dell’Associazione Scientifica Nazionale di Professori Universitari Abilitati alla I fascia.
  • Commissario Straordinario del Corso di Laurea delle Professioni Sanitarie in Terapia Occupazionale B della Sapienza – sede di Viterbo, per l’anno accademico 2013/14.

 

 

Breve Curriculum

 

Nato a Roma il 4 gennaio 1959.

 

1982: Laureato in Medicina e Chirurgia con lode presso l’Università di Roma “La Sapienza”.

 

1982/83: Vincitore (1° classificato) della Borsa di Studio del Ministero della Pubblica Istruzione per la frequenza della I Scuola di Specializzazione in Chirurgia Toracica dell’Università di Roma “La Sapienza”.

 

1985: Vincitore del Premio per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

2004: Vincitore ex aequo del Premio "E.Ruggieri" della Società Italiana di Chirurgia per l'opera "R. Bartolucci, L. Battaglia, V. D'Andrea, E. De Antoni: Critical Lower Limb Ischemia.Principles and Practice. Pagg.1-446.ISBN: 88-900798-9-4. Roma, N.E.G.,2002.

 

1986-1994: Responsabile del Laboratorio di Ricerca con Radioisotopi della III Cattedra di Anatomia Umana dell’Università di Roma “La Sapienza”.

 

1989: giudicato idoneo a professore associato di Anatomia Umana.

 

1991: strutturato presso la III Clinica Chirurgica Generale dell’Università di Roma “La Sapienza”, trasformatasi, nell’anno 2001, in Dipartimento di Scienze Chirurgiche.

 

1997: Ha scoperto e descritto l’Angiomegalia, una malattia delle arterie e delle vene, pubblicando il lavoro sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale “Journal of Cardiovascular Surgery”, 1997; 38: 1-9 ( quoted by Yamamoto N et al.: Surgery Today, Official Journal of the Japan Surgical Society, 2002; 32(11): 970-3 ; cfr. anche il sito ufficiale dell’Ateneo “La Sapienza”, www.uniroma1.it, Ricerca, Studi & Ricerche, Maggio 2003).

 

1998: Ha brevettato il primo Bioclimatizzatore per il trasporto degli organi da trapianto terapeutico (brevetto n° 228312 rilasciato il 18 febbraio 1998 dal Ministero dell’Industria).

 

Oggi è professore associato confermato di Chirurgia Generale. E’ specialista con lode in Chirurgia Generale ed in Chirurgia Vascolare, specialista in Chirurgia Toracica.

 

2001: E’ stato eletto, per i trienni accademici 2001-4 e 2007-10 , in rappresentanza dei professori associati, nella Giunta del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università di Roma “La Sapienza”.

 

2004: È stato anche eletto,per i trienni accademici 2004-7 e 2007-10, in rappresentanza dei professori associati dei settori scientifico-disciplinari dell'Area Chirurgica, nella Commissione IV Attività Assistenziali della I Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Roma "La Sapienza".

 

2005: E' stato eletto, per gli anni accademici 2005-6,2006-7,2007-8,2008-9,2009-10, Coordinatore del Corso Integrato di Medicina Interna e Chirurgia Generale II.

 

Nel 2006 è stato nominato "Membro Effettivo del Collegio Medico del Senato della Repubblica".

 

Nel 2006 è stato insignito dal Presidente della Repubblica della Medaglia d'Oro al merito della Sanità Pubblica.

 

2008 a tutt'oggi è il Responsabile del Programma: "Innovazioni Tecnologiche in Chirurgia Generale" dell'Azienda Policlinico Umberto I di Roma.

 

Nel 2009 è stato nominato Componente della Commissione Elettorale Centrale della Sapienza Università di Roma.

 

Nel 2010 è stato eletto nella Giunta dell'Ateneo Federato di Scienze delle Politiche Pubbliche e Sanitarie della Sapienza.

 

Nel 2011 e 2012 è stato eletto nella Giunta della Facoltà di Medicina e Odontoiatria della Sapienza Università di Roma.

 

Nel 2013 è stato nominato, dal Consiglio della Facoltà di Medicina e Odontoiatria della Sapienza, Commissario Straordinario del Corso di Laurea delle Professioni Sanitarie in Terapia Occupazionale B della Sapienza – sede di Viterbo, e componente del nucleo di valutazione della Facoltà di Medicina e Odontoiatria. 

 

Nel 2014 è stato nominato Coordinatore del Dottorato di Ricerca in “Tecnologie Avanzate in Chirurgia” della Sapienza Università di Roma. 

 

Articoli scientifici 2014

 

1.Cancer stem cells in surgery.

D'Andrea V, Guarino S, Di Matteo FM, Maugeri Saccà M, De Maria R.

G Chir. 2014 Nov-Dec;35(11-12):257-9.

 

2.

Robotic pancreaticoduodenectomy in a case of duodenal gastrointestinal stromal tumor.

Parisi A, Desiderio J, Trastulli S, Grassi V, Ricci F, Farinacci F, Cacurri A, Castellani E, Corsi A, Renzi C, Barberini F, D'Andrea V, Santoro A, Cirocchi R.

World J Surg Oncol. 2014 Dec 4;12:372. doi: 10.1186/1477-7819-12-372.

 

3.Robotic rectal resection for cancer: a prospective cohort study to analyze surgical, clinical and oncological outcomes.

Parisi A, Desiderio J, Trastulli S, Cirocchi R, Ricci F, Farinacci F, Mangia A, Boselli C, Noya G, Filippini A, D'Andrea V, Santoro A.

Int J Surg. 2014 Dec;12(12):1456-61. doi: 10.1016/j.ijsu.2014.11.012. Epub 2014 Nov 13.

 

4.

New patents on topical anesthetics.

Cantisani C, Macaluso L, Frascani F, Paolino G, D'Andrea V, Richetta AG, Calvieri S.

Recent Pat Inflamm Allergy Drug Discov. 2014;8(2):125-31.

 

5.

High resolution 3-T MR imaging in the evaluation of the facial nerve course.

Cassetta M, Barchetti F, Pranno N, Barchetti G, Fioravanti C, Stagnitti A, Rubini A, Fioravanti E, Saccoliti E, Elia D, Rossignuolo M, Russo C, Cantisani V, D'Andrea V.

G Chir. 2014 Jan-Feb;35(1-2):15-9.

 

 

 

 

 

ARTICOLI  SCIENTIFICI ( 1989-2013)

 

 

1: D'Andrea V, Bianchi E, Taurone S, Mignini F, Cavallotti C, Artico M.

Cholinergic innervation of human mesenteric lymphatic vessels. Folia Morphol

(Warsz). 2013 Nov;72(4):322-7. PubMed PMID: 24402754.

 

 

2: Guarino S, Giusti DM, Rubini A, Favoriti P, Fioravanti C, Di Matteo FM,

D'Andrea V, De Antoni E, Catania A. Association between Pituitary Langerhans Cell

Histiocytosis and Papillary Thyroid Carcinoma. Clin Med Insights Case Rep. 2013

Dec 9;6:197-200. doi: 10.4137/CCRep.S13021. PubMed PMID: 24367234; PubMed Central

PMCID: PMC3869627.

 

 

3: Cantisani V, Grazhdani H, Ricci P, Mortele K, Di Segni M, D'Andrea V, Redler

A, Di Rocco G, Giacomelli L, Maggini E, Chiesa C, Erturk SM, Sorrenti S, Catalano

C, D'Ambrosio F. Q-elastosonography of solid thyroid nodules: assessment of

diagnostic efficacy and interobserver variability in a large patient cohort. Eur

Radiol. 2014 Jan;24(1):143-50. doi: 10.1007/s00330-013-2991-y. Epub 2013 Aug 27.

PubMed PMID: 23979108.

 

 

4: Catania A, Guaitoli E, Carbotta G, Bianchini M, Di Matteo FM, Carbotta S,

Nardi M, Fabiani E, Grani G, D'Andrea V, Fumarola A. Total thyroidectomy for

Graves' disease treatment. Clin Ter. 2013 May-Jun;164(3):193-6. doi:

10.7417/CT.2013.1548. PubMed PMID: 23868618.

 

 

5: Cantisani V, D'Andrea V, Mancuso E, Maggini E, Di Segni M, Olive M, Lodise P,

Palermo S, De Antoni S, Redler A, Patrizi G, Porfiri A, Panzironi G, Ricci P.

Prospective evaluation in 123 patients of strain ratio as provided by

quantitative elastosonography and multiparametric ultrasound evaluation

(ultrasound score) for the characterisation of thyroid nodules. Radiol Med. 2013

Sep;118(6):1011-21. doi: 10.1007/s11547-013-0950-y. Epub 2013 Jun 26. PubMed

PMID: 23807669.

 

 

 

6: Bianchi E, Mancini P, De Vito S, Pompili E, Taurone S, Guerrisi I, Guerrisi A,

D'Andrea V, Cantisani V, Artico M. Congenital asymptomatic diaphragmatic hernias

in adults: a case series. J Med Case Rep. 2013 May 13;7(1):125. doi:

10.1186/1752-1947-7-125. PubMed PMID: 23668793; PubMed Central PMCID: PMC3668166.

 

 

7: Biancari F, D'Andrea V, Paone R, Di Marco C, Savino G, Koivukangas V, Saarnio

J, Lucenteforte E. Current treatment and outcome of esophageal perforations in

adults: systematic review and meta-analysis of 75 studies. World J Surg. 2013

May;37(5):1051-9. doi: 10.1007/s00268-013-1951-7. Review. PubMed PMID: 23440483.

 

 

8: Grani G, Dicorato P, Dainelli M, Coletta I, Calvanese A, Del Sordo M, De

Cesare A, Di Matteo FM, D'Andrea V, Fumarola A. Thyroid diseases in women with

breast cancer. Clin Ter. 2012 Nov;163(6):e401-4. PubMed PMID: 23306753.

 

 

9: Biancari F, Paone R, Venermo M, D'Andrea V, Perälä J. Diagnostic accuracy of

computed tomography in patients with suspected abdominal aortic aneurysm rupture.

Eur J Vasc Endovasc Surg. 2013 Mar;45(3):227-30. doi: 10.1016/j.ejvs.2012.12.006.

Epub 2013 Jan 8. PubMed PMID: 23305788.

 

 

10: Cantisani V, Ulisse S, Guaitoli E, De Vito C, Caruso R, Mocini R, D'Andrea V,

Ascoli V, Antonaci A, Catalano C, Nardi F, Redler A, Ricci P, De Antoni E,

Sorrenti S. Q-elastography in the presurgical diagnosis of thyroid nodules with

indeterminate cytology. PLoS One. 2012;7(11):e50725. doi:

10.1371/journal.pone.0050725. Epub 2012 Nov 29. PubMed PMID: 23209819; PubMed

Central PMCID: PMC3510167.

 

 

 

 

11: Baldini E, Sorrenti S, D'Armiento E, Guaitoli E, Morrone S, D'Andrea V,

Gnessi L, Moretti C, Antonelli A, Catania A, De Antoni E, Ulisse S. Effects of

the Aurora kinases pan-inhibitor SNS-314 mesylate on anaplastic thyroid cancer

derived cell lines. Clin Ter. 2012;163(5):e307-13. PubMed PMID: 23099978.

 

 

12: Sorrenti S, Guaitoli E, Catania A, D'Andrea V, Di Matteo FM, Nardi M, Prinzi

N, Nardi F, Ascoli V, Baldini E, Ulisse S, De Antoni E. Surgical strategies in

patients with medullary thyroid carcinoma. Clin Ter. 2012;163(5):e303-6. PubMed

PMID: 23099977.

 

 

13: Todini AR, Pergolini D, Morucci M, D'Andrea V, Paiella ML, Cantisani V,

Biancari F. Brachial venous pressure measurement for diagnosis of pulmonary

embolism. Clin Ter. 2012;163(5):e287-97. PubMed PMID: 23099975.

 

 

14: Sette G, Salvati V, Memeo L, Fecchi K, Colarossi C, Di Matteo P, Signore M,

Biffoni M, D'Andrea V, De Antoni E, Canzonieri V, De Maria R, Eramo A. EGFR

inhibition abrogates leiomyosarcoma cell chemoresistance through inactivation of

survival pathways and impairment of CSC potential. PLoS One. 2012;7(10):e46891.

doi: 10.1371/journal.pone.0046891. Epub 2012 Oct 8. PubMed PMID: 23056514; PubMed

Central PMCID: PMC3466184.

 

 

15: Di Battista L, D'Andrea V, Galani A, De Cristofaro F, Guarino S, Pulcini A,

Nardi M, Maturo A, Palermo S, De Antoni E, Stio F. Subfascial endoscopic

perforator surgery (SEPS) in chronic venous insufficiency. A 14 years experience.

G Chir. 2012 Mar;33(3):89-94. PubMed PMID: 22525554.

 

 

16: Cantisani V, D'Andrea V, Biancari F, Medvedyeva O, Di Segni M, Olive M,

Patrizi G, Redler A, De Antoni E E, Masciangelo R, Frezzotti F, Ricci P.

Prospective evaluation of multiparametric ultrasound and quantitative

elastosonography in the differential diagnosis of benign and malignant thyroid

nodules: preliminary experience. Eur J Radiol. 2012 Oct;81(10):2678-83. doi:

10.1016/j.ejrad.2011.11.056. Epub 2012 Feb 20. PubMed PMID: 22357195.

 

 

17: Grani G, Carbotta G, D'Andrea V, Fumarola A. Knowledge of iodoprophylaxis and

iodized salt consumption among medical students in Italy. Clin Ter.

2011;162(5):409-11. PubMed PMID: 22041794.

 

 

18: Biancari F, Catania A, D'Andrea V. Elective endovascular vs. open repair for

abdominal aortic aneurysm in patients aged 80 years and older: systematic review

and meta-analysis. Eur J Vasc Endovasc Surg. 2011 Nov;42(5):571-6. doi:

10.1016/j.ejvs.2011.07.011. Epub 2011 Aug 5. Review. PubMed PMID: 21820922.

 

 

19: Mignini F, Sabbatini M, D'Andrea V, Cavallotti C. Neuropeptides of human

thymus in normal and pathological conditions. Peptides. 2011 May;32(5):920-8.

doi: 10.1016/j.peptides.2011.01.022. Epub 2011 Feb 1. PubMed PMID: 21291932.

 

 

20: Cantisani V, Ricci P, Grazhdani H, Napoli A, Fanelli F, Catalano C, Galati G,

D'Andrea V, Biancari F, Passariello R. Prospective comparative analysis of

colour-Doppler ultrasound, contrast-enhanced ultrasound, computed tomography and

magnetic resonance in detecting endoleak after endovascular abdominal aortic

aneurysm repair. Eur J Vasc Endovasc Surg. 2011 Feb;41(2):186-92. doi:

10.1016/j.ejvs.2010.10.003. Epub 2010 Nov 20. PubMed PMID: 21095141.

 

 

21: D'Andrea V, Cantisani V, Catania A, Todini A, Stio F, Di Matteo FM, Di Marco

C, Greco R, Di Certo M, Guaitoli E, De Antoni E. Angiomegaly and arterial

aneurysms. G Chir. 2010 Oct;31(10):429-32. PubMed PMID: 20939948.

 

 

22: D'Andrea V, Catania A, Di Matteo FM, Savino G, Greco R, Di Marco C, De Antoni

E. [Case-mix index and length of hospitalization]. G Chir. 2010 May;31(5):211-4.

Italian. PubMed PMID: 20615361.

 

 

23: Mignini F, Sabbatini M, D'Andrea V, Cavallotti C. Intrinsic innervation and

dopaminergic markers after experimental denervation in rat thymus. Eur J

Histochem. 2010 Apr 15;54(2):e17. PubMed PMID: 20558339; PubMed Central PMCID:

PMC3167301.

 

 

24: Cantisani V, Catania A, De Antoni E, Greco R, Caruso R, Di Segni M,

Medvedyeva E, Maldur V, Guerrisi I, Kyriacou KA, Passariello R, Carbotta G,

Giusti DM, Guaitoli E, Garkavaya T, Olive M, Ricci P, D'Andrea V. Is pattern III

as evidenced by US color-Doppler useful in predicting thyroid nodule malignancy?

Large-scale retrospective analysis. Clin Ter. 2010;161(2):e49-52. PubMed PMID:

20499019.

 

 

25: Biancari F, D'Andrea V, Di Marco C, Savino G, Tiozzo V, Catania A.

Meta-analysis of randomized trials on the efficacy of vascular closure devices

after diagnostic angiography and angioplasty. Am Heart J. 2010 Apr;159(4):518-31.

doi: 10.1016/j.ahj.2009.12.027. PubMed PMID: 20362708.

 

 

26: D'Andrea V, Cantisani V, Catania A, Di Matteo FM, Sorrenti S, Greco R,

Kyriacou KA, Menichini G, Marotta E, De Stefano M, Palermo S, Di Marco C, De

Antoni E. Thyroid tissue remnants after "total thyroidectomy". G Chir. 2009

Aug-Sep;30(8-9):339-44. Erratum in: G Chir. 2009 Nov-Dec;30(11-12):460. Kyriacos,

K [corrected to Kyriacou, KA]. PubMed PMID: 19735611.

 

 

27: Ricci P, Cantisani V, Drudi F, Pagliara E, Bezzi M, Meloni F, Calliada F,

Erturk SM, D'Andrea V, D'Ambrosio U, Passariello R. Is contrast-enhanced US

alternative to spiral CT in the assessment of treatment outcome of radiofrequency

ablation in hepatocellular carcinoma? Ultraschall Med. 2009 Jun;30(3):252-8. doi:

10.1055/s-2008-1027727. Epub 2009 Mar 11. PubMed PMID: 19280552.

 

 

28: D'Andrea V. An end randomization. Chir Ital. 2008 Mar-Apr;60(2):328. PubMed

PMID: 18689188.

 

 

29: Pasta V, D'Andrea V, Amabile MI, Vergine M, Macrina N, Biffoni M, Monti M.

Outpatient experimental treatment for uncomplicated perianal fistulas. Int Surg.

2008 Jul-Aug;93(4):202-5. PubMed PMID: 19731853.

 

 

30: Cavallotti C, D'Andrea V, Tonnarini G, Cavallotti C, Bruzzone P. Age-related

changes in the human thymus studied with scanning electron microscopy. Microsc

Res Tech. 2008 Aug;71(8):573-8. doi: 10.1002/jemt.20588. PubMed PMID: 18398833.

 

31: Falvo L, Giacomelli L, D'Andrea V, Marzullo A, Guerriero G, de Antoni E.

Prognostic importance of sclerosing variant in papillary thyroid carcinoma. Am

Surg. 2006 May;72(5):438-44. PubMed PMID: 16719201.

 

32: Cavallotti C, Tonnarini G, D'Andrea V, Cavallotti D. Cholinergic staining of

bronchus- associated lymphoid tissue. Neuroimmunomodulation. 2005;12(3):141-5.

PubMed PMID: 15905621.

 

 

33: Cavallotti D, D'Andrea V, Pastore FS, Leali FM, Cavallotti C. Pathogenesis of

some neurological immune ultrastructural and morphometrical observations on rat

thymus. Neurol Res. 2005 Jan;27(1):41-6. PubMed PMID: 15829157.

 

 

34: Falvo L, Berni A, Catania A, D'Andrea V, Palermo S, Giustiniani C, De Antoni

E. Sclerosing papillary carcinoma arising in a lingual thyroid: report of a case.

Surg Today. 2005;35(4):304-8. PubMed PMID: 15815847.

 

 

35: Falvo L, Catania A, D'Andrea V, Marzullo A, Giustiniani MC, De Antoni E.

Prognostic importance of histologic vascular invasion in papillary thyroid

carcinoma. Ann Surg. 2005 Apr;241(4):640-6. PubMed PMID: 15798466; PubMed Central

PMCID: PMC1357068.

 

 

36: Falvo L, Catania A, Sorrenti S, D'Andrea V, Berni A, De Stefano M, De Antoni

E. Prognostic significance of the age factor in the thyroid cancer: statistical

analysis. J Surg Oncol. 2004 Dec 15;88(4):217-22. PubMed PMID: 15565630.

 

 

37: Falvo L, D'Ercole C, Sorrenti S, D'Andrea V, Catania A, Berni A, Grilli P, De

Antoni E. Papillary microcarcinoma of the thyroid gland: analysis of prognostic

factors including histological subtype. Eur J Surg Suppl. 2003 Jul;(588):28-32.

PubMed PMID: 15200040.

 

 

38: Falvo L, Catania A, D'Andrea V, Grilli P, D'Ercole C, De Antoni E. Prognostic

factors of insular versus papillary/follicular thyroid carcinoma. Am Surg. 2004

May;70(5):461-6. PubMed PMID: 15156957.

 

 

39: Catania A, Falvo L, D'Andrea V, Biancafarina A, De Stefano M, De Antoni E.

Parotid gland tumours. Our experience and a review of the literature. Chir Ital.

2003 Nov-Dec;55(6):857-64. Review. PubMed PMID: 14725226.

 

 

40: Falvo L, Catania A, Sorrenti S, D'Andrea V, Santulli M, De Antoni E.

Relapsing secondary hyperparathyroidism due to multiple nodular formations after

total parathyroidectomy with autograft. Am Surg. 2003 Nov;69(11):998-1002. PubMed

PMID: 14627264.

 

 

41: D'Andrea V, Falvo L, Catania A, Sorrenti S, Berni A, Cantisani V, Ricci P, De

Antoni E. Peripheral primitive neuroectodermal tumor (PPNET) of pelvic origin:

report of a case arising from an unusual location. Tumori. 2003

Mar-Apr;89(2):202-6. PubMed PMID: 12841673.

 

 

42: Catania A, Falvo L, D'Ercole C, D'Andrea V, Sorrenti S, Berni A, Grilli P,

Biancafarina A, Vanni B, De Antoni E. Parotid metastases of Merkel cell

carcinoma. Panminerva Med. 2003 Mar;45(1):79-80. Review. PubMed PMID: 12682625.

 

 

43: Catania A, Falvo L, D'Andrea V, Sorrenti S, Dibra A, Foti N, Biancafarina A,

Vanni B, De Antoni E. Transduodenal excision of giant tumour of the ampulla of

Vater: a case report. Chir Ital. 2002 Nov-Dec;54(6):883-8. Review. PubMed PMID:

12613340.

 

 

44: Bruzzone P, D'Andrea V, Motta C, Cavallotti C. Occurrence of dopaminergic

(D(2)) receptors within the rabbit pulmonary circulation. Pulm Pharmacol Ther.

2002;15(4):393-8. PubMed PMID: 12220945.

 

 

45: Mordente S, Guarino A, Benincasa M, Pacca G, Accardo M, Ferraraccio F,

D'Andrea V. Primary angiosarcoma of the breast: a case report. Chir Ital. 2002

May-Jun;54(3):395-6. PubMed PMID: 12192938.

 

 

46: Falvo L, D'Andrea V, D'Ercole C, Grilli P, Catania A, Sorrenti S, Berni A, De

Antoni E. Scintigraphy with 99mTc-MIBI and echography in the study of primitive

hyperparathyroidism. Panminerva Med. 2002 Mar;44(1):3-6. PubMed PMID: 11887083.

 

 

47: Panzironi G, De Cristofaro F, Angelini P, Ricci F, Campagnano S, De Vargas

Macciucca M, Leo E, D'Andrea V. Heterotaxia: radiological and surgical

observations in a case of polysplenic syndrome. Chir Ital. 2001

Sep-Oct;53(5):723-7. PubMed PMID: 11723906.

 

 

48: Forte F, Foti N, Bronzetti E, Catania A, D'Andrea V, Sorrenti S, Vespasiani

G, Mordente S, De Antoni E. [Inflammatory pseudotumor of the bladder:

etiopathologic and clinical features]. Chir Ital. 2001 May-Jun;53(3):425-9.

Italian. PubMed PMID: 11452832.

 

 

49: Iavarone C, Forte F, Foti N, Catania A, D'Andrea V, Sorrenti S, Vespasiani G,

Virgili G, D'Amico F, De Antoni E. Prostatic small cell carcinoma diagnosed by

tru-cut needle biopsy: discussion of clinico-pathological findings. Chir Ital.

2001 May-Jun;53(3):399-404. PubMed PMID: 11452827.

 

 

50: Bartolucci R, D'Andrea V, Leo E, De Antoni E. [Cranial and neck nerve

injuries following carotid endarterectomy intervention. Review of the

literature]. Chir Ital. 2001 Jan-Feb;53(1):73-80. Review. Italian. PubMed PMID:

11280832.

 

51: Di Matteo G, Maturo A, Redler A, D'Andrea V, Di Matteo FM, Montori J,

Peparini N, Zeri KP, Mascagni D. Local recurrences and primary surgery in rectal

carcinoma. Panminerva Med. 2000 Sep;42(3):201-5. PubMed PMID: 11218626.

 

 

52: Sorrenti S, Forte F, Foti N, Catania A, D'Andrea V, Iavarone C, De Antoni E.

[Inverted papilloma of the bladder: observation of 3 clinical cases and

discussion on their clinico-pathologic characteristics]. Chir Ital. 2000

Nov-Dec;52(6):707-11. Italian. PubMed PMID: 11200008.

 

 

53: Bartolucci R, D'Andrea V, Leo E, De Antoni E. [Surgery of the carotid artery:

locoregional anesthesia versus general anesthesia: Review of the literature].

Chir Ital. 2000 Nov-Dec;52(6):675-86. Review. Italian. PubMed PMID: 11200003.

 

 

54: Cavallotti D, Artico M, D'Andrea V, Cavallotti C. gamma-aminobutyric

acid-transaminase activity in the human thymus after administration of

interferons. Hum Immunol. 2000 Jul;61(7):697-704. PubMed PMID: 10880740.

 

 

55: D'Andrea V, Redler A, Calò P, Donati L, Foti N, Falvo L, De Antoni E.

[Thyroid nodules: comparison of preoperative and intraoperative needle aspirate

and definite histological study]. Chir Ital. 2000 Mar-Apr;52(2):147-53. Italian.

PubMed PMID: 10832540.

 

 

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Di Matteo G, De Antoni E, Di Matteo FM, D'Andrea V (2003). “Malattie della Tiroide. Neoplasie maligne della Tiroide”, in MAZZEO FRANCESCO, Trattato di Clinica e Terapia Chirurgica. vol. II, p. 1973-1986, ROMA: PICCIN

 

De Antoni E., D'Andrea V (2002). “Le complicanze chirurgiche della mastectomia”, in ROSATO L, MARRANO D, MORINO F, ZARRILLI L.. La patologia chirurgica della mammella nell'adulto e nel bambino. p. 173-178, Club delle U.E.C., ISBN/ISSN: 88-87374-73-2

 

Di Matteo G, Corbellini L, D'Andrea V, Di Nicola V (2001). “Altre perforazioni”, in RUBERTI U. Emergenze Addominali. vol. 1, p. 403-433, TORINO: UTET, ISBN/ISSN: 88-02-05607-2

 

D'Andrea V, Biancari F, Ascoli V, De Antoni E, Nardi F (1997). “Unusual variants of mesothelioma: benign tumours and neoplasms of borderline or questionable malignancy”, in LEXIS A.. Asbestos and Cancer. In "Sourcebook on Asbestos Diseases". vol. 16, SANTA MONICA: Peters&Peters

 

Di Matteo G, Lucci S, De Antoni E, D'Andrea V (1996). “Malattie della tiroide”, in Fegiz G, Marrano D, Ruberti U. Manuale di Chirurgia Generale. vol. 2, p. 1417-1466, Padova: Piccin, ISBN/ISSN: 88-299-1229-8

 

 

 

MONOGRAFIE

 

Bartolucci R, Battaglia L, D'Andrea V, De Antoni E (2002), Critical Lower Limb Ischemia. Principles and Practice. Roma: Nuova Editrice Grafica, p. 1-446, ISBN: 88-900798-9-4

 

Cavallotti C, D'Andrea V. (1990), Quiz di anatomia umana normale. ROMA: Società Editrice Universo, p. 1-538

 

Cavallotti C, D'Andrea V, Ambrogi V (1989), Anatomia analitica dell'apparato locomotore. ROMA: Società Editrice Universo, p. 1-303

 

Cavallotti C, D'Andrea V, Ceccarelli V (1989), Anatomia analitica del sistema vascolare. ROMA: Società Editrice Universo, p. 1-242

 

Cavallotti C, D'Andrea V, Ciprandi G (1989), Anatomia analitica dell'apparato urinifero e genitale maschile. ROMA: Società Editrice Universo, p. 1-150

 

Cavallotti C, D'Andrea V, Ciprandi G (1989), Anatomia analitica dell'apparato respiratorio e degli organi mediastinici. ROMA: Società Editrice Universo, p. 1-185

 

Cavallotti C, D'Andrea V, Piccioni M.G. (1989), Anatomia analitica dell'apparato genitale femminile e del sistema endocrino. ROMA: Società Editrice Universo, p. 1-166

 

Cavallotti C, D'Andrea V, Rinaldi A (1989), Anatomia analitica del sistema nervoso periferico e degli organi di senso. ROMA: Società Editrice Universo, p. 1-282

 

 

 

BREVETTI

 

D'Andrea V, Buccolini F(1992), Climatizzatore da trasporto per uso biomedico e scientifico. Brevetto n°00228312 del Ministero dell’Industria.

Is the Routine Dissection of Lateral Lymph Nodes Really Necessary After Mesorectal Excision for Clinical Stage II/III Lower Rectal Cancer?

Is the Routine Dissection of Lateral Lymph Nodes Really Necessary After Mesorectal Excision for Clinical Stage II/III Lower Rectal Cancer ?


Letter to the Editor

 We read with interest the article of Fujita et al ‘‘Mesorectal Excision With or Without Lateral Lymph Node Dissection for Clinical Stage II/III Lower Rectal Cancer (JCOG0212). A Multicenter, Randomized Controlled, Noninferiority Trial’’ published in Annals of Surgery1.

The guidelines of Japanese Society for Cancer of the Colon and Rectum (JSCCR) recommend lateral lymph node dissection (LLND) for clinical stage II/III low rectal cancer: ‘‘Lateral lymph node dissection is indicated, when the lower border of the tumor is located distal to the peritoneal reflection and the tumor has invaded beyond themuscularis propria.’’ Actually, according to JSCCR ‘‘the incidence of lateral lymph node metastasis was 20.1% among patients whose lower rectal tumor border was located distal to the peritoneal reflection and whose cancer invaded beyond the muscularis propria.’’ After performing LLND for this indication, it is expected that the risk of intrapelvic recurrence decreases by 50%, and 5-year survival improves by 8 to 9%.2 In contrast, the Western practice does not warrant the LLND in the absence of clinically suspected lateral lymph node metastasis (LLNM), due to the few number of LLNM, the negligible survival impact of LLDN over CRT, and high postoperative morbidity.3

The initial answer to this unresolved dilemma was reported in 2012, when the authors published the postoperative morbidity and mortality results of the same trial (JCOG0212).4 Currently, they reported the oncological results after a minimum followup of 5 years.1 Fujita et al included only patients with T3–T4 lower rectal cancer, who due to the high frequency of positive LLNM (16.7% in T3 and 34% in T4) were included in the trial. This selection parameter reduced the bias of the Dutch trial, which included 30% of stage I rectal cancers and reported with local recurrences in 6% in the CRT with TME and 12% in the TME group.5 Differently, the Fujita’s trial has a low risk of bias in all domains, except for the allocation procedure that was not masked to investigators or patients. In the 701 patients randomized the noninferiority of TME alone versus TME with LLND was not confirmed in the intent-to-treat analysis— the 5-year relapse-free survival in the TME with LLND and TME alone groups was 73.3% and 73.4%, respectively (P ¼ 0.0547). The 5-year overall and local-recurrence- free survival in the TME with LLND versus TME alone groups were 92.6% versus 90.2%, and 87.7% versus 82.4%. TME with LLND had lower overall (7%) and lateral local recurrences (15%) compared with TME alone (13% and 54%).1

LLND requires high expertise in rectal surgery with pelvic autonomic nerve preservation to obtain radical oncological treatment without urinary and sexual dysfunction. In the first paper, Fujita et al reported that the LLND, although performed in specialized centers, was associated with significantly longer operation time and greater blood loss than TME alone—median 360 minutes versus 254 minutes and 576 mL versus 337 mL.4 These results led some surgeons to a ‘‘limited LLND strategy’’ only for patients with suspicious LLNM based on the pretreatment imaging.

On the other hand, the systematic review and meta-analysis of Georgiou et al (20 studies, 5502 patients) reported that TME with LLND did not confer significantly better 5-year overall and disease-free survival in LLND compared with nonextended lymphadenectomy. The major limitation of this meta-analysis, however, was the inclusion of retrospective studies and patients with different Dukes’ stages (A–C).6

Probably, the major limitation of Fujita’s trial is the lack of neoadjuvant CRT which was explained as follows: ‘‘First, the effectiveness and safety of adjuvant or neoadjuvant chemoradiotherapy for rectal cancer had not been clearly shown when we designed the protocol of this study. Second, adjuvant radiotherapy is not commonly used in Japan because of the lower local recurrence rate and better prognosis for patients in Japan than for those in Europe and North America.’’4

Notwithstanding, the role of neoadjuvant CRT in LLNM remains unclear with few reports published in the literature. In the study by Akiyoshi et al, 127 patients with stage II–III low rectal cancer who underwent neoadjuvant CRT and TME were reported. LLND was performed only in patients with suspected metastasis on CT or MRI. LLNM was confirmed by pathologists in 66% of the LLND group. Local recurrence developed in 3.4% only in the TME group. The 3-year relapse-free survival was insignificantly higher in the LLND group—84% versus 75%. The authors concluded that the LLNM ‘‘itself was not a poor prognostic indicator after preoperative CRT and LPLD, suggesting that LPLN metastasis is a regional disease that is amenable to curative resection.’’7 In the study by Inoue et al none of the patients in the downsized LLN group developed recurrence versus 55% recurrence rate in persistent positive LLN.8 In the study by Nagasaki et al the addition of CRT to LLND was compared. The 5-year overall, relapse-free survival, and local recurrence rates were significantly lower in the CRT group— 78%, 72%, and 3.5% versus 41%, 25%, and 39.6%, respectively. Fifty percent of the patients with LLND without neoadjuvant CRT developed LR in the lateral pelvic region. The authors concluded that ‘‘these poor long-term outcomes suggest that LLND without preoperative CRT is a suboptimal treatment for patients with LLNM’’9 and the present results strongly support the use of preoperative CRT in patients with LALRC with suspected LLNM.’’9 All studies came to the same conclusion—CRT and LLND separately cannot cure the LLNM so they should be combined.

Fujita et al1 included only patients with no clinical evidence of LLNM and lateral lymph nodes less than 10mm in short-axis on CT/MRI were defined as negative. However, they found metastases in 7.4% of LLND, ‘‘suggesting that the diagnostic accuracy of clinical lateral pelvic lymph node metastasis might not have been sufficient.’’1 Differently, Yamaoka et al10 reported a cutoff value of 6.0mm with a sensitivity of 79% and specificity of 83%.

Actually, Fujita et al demonstrated the effectiveness of TME with LLDN, but new RCTs are needed to evaluate the role of neoadjuvant CRT in addition to LLND and to define more accurate indications for LLND, especially after neoadjuvant CRT.

 

Annibale Donini, MD, PhD

Roberto Cirocchi, MD, PhD

Luigina Graziosi, MD
Department of Surgical and Biomedical
Sciences, University of Perugia, Perugia,
Italy

Vito D’Andrea, MD
Department of Surgical Sciences, Sapienza
University of Rome, Rome, Italy

Georgi I. Popivanov, MD, PhD
Department of Surgery, Military Medical
Academy, Sofia, Bulgaria
Department of Surgical and Biomedical
Sciences, University of Perugia, Perugia, Italy.
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The authors report no conflicts of interest.
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All 
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ISSN: 0003-4932/16/XXXX-0001

DOI: 10.1097/SLA.0000000000003114

Annals of Surgery _ Volume XX, Number XX, Month 2018 www.annalsofsurgery.com | 1

LETTER TO THE EDITOR

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 REFERENCES

1. Fujita S, Mizusawa J, Kanemitsu Y, et al. Mesorectal excision with or without lateral lymph node dissection for clinical stage II/III lower rectal cancer (JCOG0212): a multicenter, randomized controlled, noninferiority trial. Ann Surg. 2017;266:201–207.

2. Watanabe T, Itabashi M, Shimada Y, et al. Japanese Society for Cancer of the Colon and Rectum (JSCCR) Guidelines 2014 for treatment of colorectal cancer. Int J Clin Oncol. 2015;20:207–239.

3. Monson JR, Weiser MR, Buie WD, et al. Standards Practice Task Force of the American Society of Colon and Rectal Surgeons. Practice parameters for the management of rectal cancer (revised). Dis Colon Rectum. 2013;56:535–550.

4. Fujita S, Akasu T, Mizusawa J, et al. Postoperative morbidity and mortality after mesorectal excision with and without lateral lymph node dissection for clinical stage II or stage III lower rectal cancer (JCOG0212): results from a multicentre, randomised controlled, non-inferiority trial. Lancet Oncol. 2012;13: 616–621.

5. Kusters M, Beets GL, Van de Velde CJ, et al. A comparison between the treatment of low rectal cancer in Japan and the Netherlands, focusing on the patterns of local recurrence. Ann Surg. 2009;249:229–235.

6. Georgiou P, Tan E, Gouvas N, et al. Extended lymphadenectomy versus conventional surgery for rectal cancer: a meta-analysis. Lancet Oncol. 2009;10:1053–1062.

7. Akiyoshi T, Ueno M, Matsueda K, et al. Selective lateral pelvic lymph node dissection in patients with advanced low rectal cancer treated with preoperative chemoradiotherapy based on pretreatment imaging. Ann Surg Oncol. 2014;21: 189–196.

8. Inoue Y, Saigusa S, Hiro J, et al. Clinical significance of enlarged lateral pelvic lymph nodes before and after preoperative chemoradiotherapy for rectal cancer. Mol Clin Oncol. 2016;4:994–1002.

9. Nagasaki T, Akiyoshi T, Fujimoto Y, et al. Preoperative chemoradiotherapy might improve the prognosis of patients with locally advanced low rectal cancer and lateral pelvic lymph node metastases. World J Surg. 2017;41:876–883.

10. Yamaoka Y, Kinugasa Y, Shiomi A, et al. Preoperative chemoradiotherapy changes the size criterion for predicting lateral lymph node metastasis in lower rectal cancer. Int


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Fondazione dell'Associazione Nazionale Scienziati

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Carlo Rubbia < This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. >
Date: 16 dicembre 2017 18:25
Oggetto: Re: Associazione Nazionale Scienziati
A: Vito Dandrea < This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. >
Cc: Carlo Rubbia < This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. >

Le auguro il  migliore successo !

Cordialmente

Carlo Rubbia

 

On Dec 16, 2017, at 5:22 PM, Vito Dandrea wrote:

 

Caro Professore, 

in Italia i titoli di Dottore e di Professore sono inflazionati, perché é sufficiente avere conseguito una laurea triennale, anche telematica, per avere diritto al titolo di Dottore, mentre chiunque insegni anche per 12 ore in un Corso di Laurea triennale diventa Professore. 

Imitando l'Associazione Nazionale Magistrati, sto pensando di fondare l'Associazione Nazionale Scienziati (A.N.S.), ammettendo i Professori Ordinari, che hanno i requisiti per poter essere sorteggiati nelle commissioni concorsuali,  gli Abilitati alla I fascia di tutti i settori scientifico-disciplinari e gli studiosi che superano l'H-index richiesto agli Ordinari per poter essere sorteggiati nelle commissioni concorsuali. 

Mi sembra che l'H-index di Web of Science e di Scopus possa essere assunto come parametro di riferimento. 

Per fondare l'Associazione Nazionale Scienziati dobbiamo essere in tre: la S.V.I., il Presidente eletto dell'A.N.V.U.R. ed il sottoscritto, Coordinatore del Dottorato di Ricerca in "Tecnologie Avanzate in Chirurgia" della Sapienza. 

Se la S.V.I. mi autorizza, procedo alla fondazione. 

Penso di promuovere una legge sugli scienziati. 

Invio alla Sua c.a. una bozza di Statuto dell'A.N.S. (All.1). 

La ringrazio anticipatamente e Le auguro Buon Natale e Buon Anno, 

Vito D'Andrea 

Prof. Vito D'Andrea  Tel. **39 06 4997.5550 / 335 722.36.99 /TIM) / 349 87.295.87 (Voda)

https://scienze.chir.uniroma1.it/users/vito-dandrea
http://www.quirinale.it/elementi/dettaglioonorificenze.aspx?decorato=185714
http://www.policliniconews.it/storie/prof-vito-dandrea-riconoscimento-ufficiale-dellarma-dei-carabinieri


Carlo Rubbia
______________________

Prof. Carlo Rubbia
CERN
1211 Geneva 23
Switzerland

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